Quaresima 2020

Vivere da battezzati …

per custodire la terra

Cammino di Quaresima 2020

Il cammino di riscoperta del battesimo proposto dai vangeli della quaresima ci stimola a prenderci cura della nostra terra come dice la Laudato si’ di papa Francesco.

“La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore, non si pente di averci creato. L’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune.
I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi. “
La grande ricchezza della spiritualità cristiana, generata da venti secoli di esperienze personali e comunitarie, costituisce un magnifico contributo da offrire allo sforzo di rinnovare l’umanità. Desidero proporre ai cristiani alcune linee di spiritualità ecologica che nascono dalle convinzioni della nostra fede, perché ciò che il Vangelo ci insegna ha conseguenze sul nostro modo di pensare, di sentire e di vivere. (216)
Se «i deserti esteriori si moltiplicano nel mondo, perché i deserti interiori sono diventati così ampi », la crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore.

Tuttavia dobbiamo anche riconoscere che alcuni cristiani impegnati e dediti alla preghiera, con il pretesto del realismo e della pragmaticità, spesso si fanno beffe delle preoccupazioni per l’ambiente. Altri sono passivi, non si decidono a cambiare le proprie abitudini e diventano incoerenti.
Manca loro dunque una conversione ecologica, che comporta il lasciar emergere tutte le conseguenze dell’incontro con Gesù nelle relazioni con il mondo che li circonda. Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana. (217)
« Per realizzare questa riconciliazione dobbiamo esaminare le nostre vite e riconoscere in che modo offendiamo la creazione di Dio con le nostre azioni e con la nostra incapacità di agire. Dobbiamo fare l’esperienza di una conversione, di una trasformazione del cuore ».(218) La conversione ecologica che si richiede per creare un dinamismo di cambiamento duraturo è anche una conversione comunitaria. (219)

Ceneri:
Vivere da battezzati … per custodire la terra

Libretto della celebrazione

Prima domenica di QUARESIMA: Le tentazioni di Gesù nel deserto(Mt 4,1-11)
Forti contro le tentazioni … per custodire la terra
(Dal dominare al prenderci cura)
Liturgia: professione di fede in risposta alle tentazioni

Credo e preghiere dei fedeli

Credo in un solo Dio Padre e creatore,
Credo in un Dio che è Padre e Madre, amante della vita, credo nell’amore.
Lui il Signore, Padre di tutti crea continuamente il mondo e ci dona il suo amore gratuitamente. Ha squarciato i cieli nel giorno del battesimo di Gesù per rivelarci il Figlio prediletto da ascoltare. Ci ama teneramente e mai ci abbandona. Manifesta il suo volto di luce e il suo sguardo di tenerezza con il volto dei piccoli, dei poveri.
Credo

Credo in Gesù Cristo,
che si è fatto piccolo e povero incarnandosi nel grembo di Maria, si è messo in fila con tutti gli uomini per ricevere il battesimo da Giovanni. Allargando le braccia sulla croce ha donato la salvezza all’umanità, obbediente al Padre tanto da essere da Lui glorificato nella resurrezione.
Credo

Credo nello Spirito Santo,
che riscalda i cuori, ci unisce nell’amore, ci fa comprendere le scritture è presente in mezzo a noi comunità riunita e ci fa scoprire e gustare nella nostra vita e in quella dei poveri la presenza del Signore
Credo

Credo nella Chiesa,
madre amorosa voluta da Gesù che ogni settimana ci riunisce in assemblea per aiutarci a vivere attraverso i sacramenti il mistero della salvezza nella gioia e nella vera felicità.
Credo

Credo nella vita come dono,
credo nella possibilità di rinasce ogni giorno. Credo nell’amicizia, nella fedeltà e nei sogni del cuore. Credo nella fraternità e nella bellezza di sempre nuovi incontri. Credo in me, un piccolo nulla, cui il Padre ha regalato un cuore, innestato nel suo.
Credo

Seconda domenica di QUARESIMA: La trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor (Mt 17,1-9)
Riscoprire bellezza… Per custodire la terra
Un mondo nuovo, bello ( trasfigurato) è possibile
Liturgia: immagini belle

Terza domenica di QUARESIMA: Gesù e la Samaritana al pozzo (Gv 4,5-42)
bisognosi di acqua… per custodire la terra
(Siamo fatti di acqua!)
Liturgia: atto penitenziale con l’aspersione prima della presentazioni dei doni

Quarta domenica di QUARESIMA: Guarigione del cieco nato (Gv 9,1-41)
Aprire gli occhi… per custodire la terra
(Non viviamo nel buio delle false informazioni )
Liturgia: lasciarci illuminare dalla parola… accendere candele durante le letture della Parola in mezzo alla gente

Quinta domenica di QUARESIMA: Risurrezione di Lazzaro (Gv 11, 1-45)
Risanare la vita per custodire la terra
La forza della fede per guarire il mondo… guardare ili faccia alla realtà
Liturgia: immagini di morte e rifiuto!

DOMENICA DELLA PALME: Ingresso di Gesù in Gerusalemme (Mc 11, 1-10)
Servire e donarsi.. per custodire la terra
Un cammino di passione che porta alla vita
Liturgia: ulivo per far pace con il mondo

GIOVEDì

VENERDI’

PASQUA: Risurrezione di Gesù (Gv 20, 1-9)
Vivere da Battezzati … per terra nuova
(una vita nuova, in una terra rinnovata)
Liturgia: aspersione all’inizio della messa

ASCENSIONE

PENTECOSTE

APPROFONDIMENTI

Presentazione del tema

A partire dalla Laudato si’ di papa Francesco del 2015 ( in tempi non sospetti) credere e cogliere come l’emergenza climatica sia un problema che tocca tutti e non può stare fuori dalle nostre chiese. E i giovani ce ne danno prova!
14. Rivolgo un invito urgente a rinnovare il dialogo sul modo in cui stiamo costruendo il futuro del pianeta…. Purtroppo, molti sforzi per cercare soluzioni concrete alla crisi ambientale sono spesso frustrati non solo dal rifiuto dei potenti, ma anche dal disinteresse degli altri. Gli atteggiamenti che ostacolano le vie di soluzione, anche fra i credenti, vanno dalla negazione del problema all’indifferenza, alla rassegnazione comoda, o alla fiducia cieca nelle soluzioni tecniche. Abbiamo bisogno di nuova solidarietà universale.
La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto di amore, non si pente di averci creato. L’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune.
I giovani esigono da noi un cambiamento. Essi si domandano com’è possibile che si pretenda di costruire un futuro migliore senza pensare alla crisi ambientale e alle sofferenze degli esclusi.
La nostra Quaresima sia un ripercorrere lo stesso cammino, per portare la speranza di Cristo anche alla creazione, che «sarà liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio» (Rm 8,21). Non lasciamo trascorrere invano questo tempo favorevole! Chiediamo a Dio di aiutarci a mettere in atto un cammino di vera conversione. Abbandoniamo l’egoismo, lo sguardo fisso su noi stessi, e rivolgiamoci alla Pasqua di Gesù; facciamoci prossimi dei fratelli e delle sorelle in difficoltà, condividendo con loro i nostri beni spirituali e materiali. Così, accogliendo nel concreto della nostra vita la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte, attireremo anche sul creato la sua forza trasformatrice.
Papa Francesco,Dal Vaticano, 4 ottobre 2018,
139. Quando parliamo di“ambiente”facciamo riferimento anche a una particolare relazione: quella tra la natura e la società che la abita. Questo ci impedisce di considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati. Le ragioni per le quali un luogo viene inquinato richiedono un’analisi del funzionamento della società, della sua economia, del suo comportamento, dei suoi modi di comprendere la realtà. Data l’ampiezza dei cambiamenti, non è più possibile trovare una risposta specifica e indipendente per ogni singola parte del problema. È fondamentale cercare soluzioni integrali, che considerino le interazioni dei sistemi naturali tra loro e con i sistemi sociali.
ECOLOGIA INTEGRALE come risposta al problema
Non ci sono due crisi separate, una ambientale e un’altra sociale, bensì una sola e complessa crisi socio-ambientale. Le direttrici per la soluzione richiedono un approccio integrale per combattere la povertà, per restituire la dignità agli esclusi e nello stesso tempo per prendersi cura della natura.
Oggi l’analisi dei problemi ambientali è inseparabile dall’analisi dei contesti umani, familiari, lavorativi, urbani, e dalla relazione di ciascuna persona con sé stessa, che genera un determinato modo di relazionarsi con gli altri e con l’ambiente. C’è una interazione tra gli ecosistemi e tra i diversi mondi di riferimento sociale, e così si dimostra ancora una volta che « il tutto è superiore alla parte ».
Critica alla politica che si sottomette ai poteri economici
189 La politica non deve sottomettersi all’economia e questa non deve sottomettersi ai dettami e al paradigma efficientista della tecnocrazia. Oggi, pensando al bene comune, abbiamo bisogno in modo ineludibile che la politica e l’economia, in dialogo, si pongano decisamente al servizio della vita, specialmente della vita umana.
Molte Critiche:
191. Quando si pongono tali questioni, alcuni reagiscono accusando gli altri di pretendere di fermare irrazionalmente il progresso e lo sviluppo umano. Ma dobbiamo convincerci che rallentare un determinato ritmo di produzione e di consumo può dare luogo a un’altra modalità di progresso e di sviluppo.
Lottare contro :
195. Il principio della massimizzazione del profitto, che tende ad isolarsi da qualsiasi altra considerazione, è una distorsione concettuale dell’economia: se aumenta la produzione, interessa poco che si produca a spese delle risorse future o della salute dell’ambiente; se il taglio di una foresta au- menta la produzione, nessuno misura in questo calcolo la perdita che implica desertificare un territorio, distruggere la biodiversità o aumentare l’inquinamento.
La necessità di Puntare su un aLtro stiLe di vita
204. La situazione attuale del mondo «provoca un senso di precarietà e di insicurezza, che a sua volta favorisce forme di egoismo collettivo ». Quando le persone diventano autoreferenziali e si isolano nella loro coscienza, accrescono la propria avidità.
206. Un cambiamento negli stili di vita potrebbe arrivare ad esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale. È ciò che accade quando i movimenti dei consumatori riescono a far sì che si smetta di acquistare certi prodotti e così diventano efficaci per modificare il comportamento delle imprese,
Questo ci ricorda la responsabilità sociale dei consumatori. «Acquistare è sempre un atto morale, oltre che economico ».Per questo oggi « il tema del degrado ambientale chiama in causa i comportamenti di ognuno di noi ».
Impegno ad educare all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente
209. La coscienza della gravità della crisi culturale ed ecologica deve tradursi in nuove abitudini. Molti sanno che il progresso attuale e il semplice accumulo di oggetti o piaceri non bastano per dare senso e gioia al cuore umano, ma non si sentono capaci di rinunciare a quanto il mercato offre loro.
Sforzi inutili vista la gravità del problema????
212. Non bisogna pensare che questi sforzi non cambieranno il mondo. Tali azioni diffondono un bene nella società che sempre produce frutti al di là di quanto si possa constatare, perché provocano in seno a questa terra un bene che tende sempre a diffondersi, a volte invisibilmente.
La conversione ecologica che si richiede per creare un dinamismo di cambiamento duraturo è anche una conversione comunitaria.
Bene questo percorso ecologico ci porterà a riscoprire che siamo figli dell’umanità e anche figli di Dio. Riscoprire la nostra figliolanza divina per sentirci ancora di più umani !!

PERCHÉ DEDICARSI AL CAMBIAMENTO CLIMATICO?

“Non possiamo considerare la natura come qualcosa di separato da noi o come una mera cornice della nostra vita. Siamo inclusi in essa, siamo parte di essa e ne siamo compenetrati.” Papa Francesco – Laudato Si’ n. 139
“Il cambiamento climatico indotto dall’uomo è un dato di fatto scientificamente provato e ridurlo in maniera decisiva è un imperativo morale e religioso per l’umanità.”1
Le esperienze di tutte quelle persone che nel mondo vivono e lavorano a stretto contatto con la natura, parlano di un clima che sta cambiando. È la scienza a spiegarne il perchè. Gli esseri umani bruciano carburanti fossili come petrolio, gas e carbone per produrre energia. Questa combustione crea emissioni di anidride carbonica, un gas che è stato definito “una coperta che intrappola calore”, poiché aiuta la nostra atmosfera a trattenere quell’energia del sole che mantiene il nostro pianeta sufficientemente caldo per permettere la vita. ….

COME INIZIARE

“La conversione ecologica che si richiede per creare un dinamismo di cambiamento duraturo è anche una conversione comunitaria.” Papa Francesco – Laudato Si’ n. 219
Per i cattolici l’azione in campo climatico inizia con l’ascoltare e il rispondere all’invito di Dio a proteggere il Creato e ad aiutare i propri fratelli e sorelle. Il primo passo è perciò quello di identificare, all’interno della parrocchia, coloro che sono interessati e che vogliono dare una mano, tenendo in considerazione che spesso le persone che possono e vogliono aiutare siedono sui banchi in attesa che qualcuno chieda loro la disponibilità ad impegnarsi. L’iniziativa della parrocchia solitamente spetta al parroco stesso ma potrebbe anche giungere da altri religiosi all’interno della parrocchia così come da laici. Da qualsiasi parte l’iniziativa provenga, è importante coinvolgere le persone, in particolare chi è in qualche maniera coinvolto nella gestione delle attività parrocchiali.

PERCHÈ LE PARROCCHIE CATTOLICHE DEVONO AGIRE?

Mantenere l’innalzamento della temperatura globale al di sotto della pericolosa soglia di 1.5 C° richiede l’aiuto di tutti. Le parrocchie rivestono un ruolo importante perchè la Chiesa Cattolica:
gestisce più di 220.000 parrocchie nel mondo, alle quali vanno aggiunti gli 
uffici, le canoniche e ad altri edifici parrocchiali, oltre ai veicoli che, sfruttando forme convenzionali di energia, contribuiscono direttamente al cambiamento climatico;
è attivamente coinvolta nelle vite dei parrocchiani le cui scelte influenzano il clima globale;
ha una salda tradizione di politiche influenti e di assistenza alle persone vulnerabili che vanno ben oltre i confini della singola parrocchia. 
L’impegno per il clima è fortemente richiamato nell’Enciclica Laudato Si’, in cui Papa Francesco sottolinea come la cura della casa comune rappresenti una sfida etica per i cattolici e le persone di buona volontà.

INIZIARE CON OBIETTIVI SEMPLICI

Eventi regolari come le riunioni in parrocchia possono essere rese più ecologiche. I risparmi energetici e gli acquisti ecologici, infatti, permettono un risparmio di denaro. Tali risparmi possono poi essere destinati all’assistenza delle persone e famiglie in difficoltà, alla parrocchia e alle sue spese, oppure essere reinvestiti per più iniziative di carità. 
Il concetto di Cura del Creato si presta a momenti speciali di preghiera, omelie ed articoli del bollettino della parrocchia. Visto il ruolo del Creato nella vita rituale della Chiesa – che utilizza acqua, pane, vino ed oli vegetali – l’educazione religiosa po- trebbe includere temi riguardanti l’integrità e l’ordine del Creato. Ci sono svariate idee per i fedeli e per le pratiche devozionali che sottolineano gli insegnamenti della Chiesa rispetto al Creato. Queste idee sono raccolte nel sito del GCCM o nei siti di altre organizzazioni che figurano nell’elenco alla fine di questa Guida.
Alcune delle idee presenti nella guida richiedono uno sforzo più grande. Il rispar- mio di energia attraverso la sostituzione sistematica di lampadine, strumenti elettronici e apparecchiature mal funzionanti può essere effettuato utilizzando il budget esistente della parrocchia, dal momento che, spesso, gli strumenti dotati di efficienza energetica non costano più di quelli convenzionali. La sfida è disporre della persona o della squadra adatta per operare la sostituzione. Fortunatamente molte amministrazioni locali e governi dispongono di programmi a sostegno di scelte energetiche efficienti.
I programmi più rigorosi di risparmio energetico spesso richiedono l’adozione di un “benchmark” (valore di riferimento) per raccogliere dati accurati sull’uso dell’energia, perciò è necessaria una maggiore competenza nel settore energetico. Di solito, infatti, i programmi di “certificazione green” richiedono un approccio sistematico, un insieme di azioni e uno sforzo costante per un periodo di mesi o anni.
Investire in progetti per il risparmio energetico e/o nell’energia rinnovabile richiede solitamente dei fondi di partenza. Ancora una volta le amministrazioni locali e i governi possono offrire delle garanzie o altri tipi di programmi di finanziamento a supporto di tali progetti.
Anche senza questo tipo di sostegno, i progetti di risparmio energetico si ripagano da soli nel tempo. Per quanto riguarda i progetti sulle energie rinnovabili, il rimborso può dipendere dalle politiche e dagli incentivi locali.

IL RUOLO DELLE PARROCCHIE

La Laudato Si’ è un’opportunità per dare avvio o continuare il dialogo nelle nostre parrocchie, e per dare concretezza a progetti ed iniziative nuove e rivisitate che mirano al rispetto del Creato di Dio.
Le parrocchie possono coinvolgere i fedeli in attività di cittadinanza ecologica in diversi modi:
celebrando il Creato attraverso funzioni liturgiche speciali, adorazioni, servizi 
di preghiera ed altre attività ed eventi;
istruendo i parrocchiani sui temi della Laudato Si’;
promuovendo stili di vita rispettosi del Creato e compatibili con un clima globale 
stabile;
lavorando per la giustizia sociale ed ambientale nella solidarietà con le comunità più vulnerabili;
collaborando con tutte le persone di buona volontà (gruppi ambientalisti, agricoltori biologici o biodinamici, movimenti animalisti, botteghe del mercato 
equo…);
sostenendo la conversione personale e la santità, specialmente attraverso le 
virtù della temperanza e della prudenza. 
L’ambiente naturale ed il cambiamento climatico sono argomenti che interessano molti, in particolare i più giovani. Un impegno adeguato su queste questioni può dare ai parrocchiani un maggiore senso di appartenenza con la parrocchia, con il Creato divino e con la comunità globale.