S. Michele

Chiesa S. Michele

S. MICHELE DI ANGARANO 

(patrono S. Michele Arcangelo 29 settembre)

Eretta il 16 maggio 1942 – slm 200 abitanti. 745 (di cui non catt. 10) – fm 280
Indirizzo: Via S. Michele di Angarano 67 – 36061 Bassano del Grappa (VI) – tel c/o canoni­ca di SS. Trinità di Angarano

CENNI STORICI

Era una delle antiche chiese campestri dipendenti dalla pieve di S. Eusebio, È ricordata in un Inventario del Comune di Vicenza del 1262, ma il suo titolare suggerisce l’idea di un’origine molto più remota. Nel secolo XV aveva già un proprio cimitero e nel 1521, in occasione della visita pastorale Soderini, con ogni probabilità era officiata occasionalmente da qualche sacerdote della pieve. Nel sec. XVIII risultava invece affidata ad un eremita. La chiesa di S. Michele subiva tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo radicali trasformazioni: allungata nel 1775, rinnovata nel 1799, aveva ottenuto nel 1820 il permesso dl conservare il SS. mo. All’indipendenza economica del curato avevano contribuito i curazia­ni, rendendo così possibile il suo insediamento stabile e il completamento della chiesa (pavimento, soffitto, nuovo altare e battistero, 1900-1907). Il 16 maggio 1942 il vescovo Rodolfi, assecondando i desideri di tutta la comunità, promuoveva S.Michele al rango di parrocchia.

Una piccola comunità che ama la sua chiesa

La chiesa di San Michele in Angarano era una delle antiche chiese campestri dipendenti dalla pieve di Sant’Eusebio. Lo ricordata in un inventario del Comune di Vicenza del 1262, ma il suo titolare suggerisce l’idea d’un’origine molto più remota. Nel secolo XV aveva già un propri ( cimitero e occasionalmente qualche sacerdote della pieve officiava la messa.. Nel sec. XVIII risultava invece affidata ad un eremita.

A cavallo tra Settecento e Ottocento la chiesa di San Michele subì radicali trasformazioni: allungata nel 1775 e rinnovata nel 1799, aveva ottenuto il permesso di conservare il Santissimo. All’indipendenza economica del curato avevano contribuito i curaziani, rendendo così possibile il suo insediamento stabile e il completamento della chiesa tra il 1900 e il 1907 (pavimento, soffitto, nuovo altare e battistero). Il 16 maggio 1942 il vescovo Rodolfi, promuoveva San Michele al rango di parrocchia.
Nel 1958 furono fatti lavori alle porte d’ingresso della chiesa e della sacrestia e rifatta la parte lignea il battistero in castagno massiccio. Nel 1960, invece, si realizzò la nuova canonica e nel 1973 si costruì la sala parrocchiale e il centro ricreativo. Negli ultimi anni interventi più significativi hanno coinvolto la facciata, rifatta nel 2004, e i serramenti della casa della dottrina e della canonica. Una scalinata scenografica conduce alla chiesa che ha la facciata scandita da quattro lesene che sorreggono l’architrave dal quale si alza, ingentilito da volute laterali, un fastigio coronato da un timpano.
L’interno si presenta a navata unica, con le cappelle laterali e il soffitto a cassettoni decorati. Finestre a mezzaluna, su entrambi i lati della navata assicurano un’illuminazione buona che valorizza i diversi elementi della chiesa.
L’abside, decorato da un paramento pittorico, fa emergere la corona, in legno intagliato e dorato, della seconda metà dell’Ottocento, che pende dall’arcone, mentre il soffitto del presbiterio è decorato con l’immagine della Trinità. Al di sotto, l’altare maggiore é sormontato da un robusto e alto tabernacolo, ai lati del quale due angeli adoranti ricordano a chi entra, nell’edificio la presenza del Santissimo Sacramento.
Sono interessanti gli stalli del coro, in noce intagliato, del sec. XVIII. Al centro dell’abside, in una nicchia, con cornice a conchiglia di gesso modellato e legno laccato, c’è la statua del 1897, in legno intagliato e laccato dell’arcangelo Michele, titolare della chiesa, che combatte contro Satana.
I due altari laterali si presentano con grazia e semplicità. L’altare di sant’Antonio da Padova (sec. XVIII) è ornato con marmi policromi e cherubini e conserva una statua del santo del 1897.
L’altare della Madonna del Rosario, del 1903, è ugualmente di marmo scolpito e con putti alai, mentre la statua della Vergine dei primi del Novecento.
Sul lato destro della navata, vicino al presbiterio, c’è il battistero del 1907, in marmo scolpito. fonte battesimale è a fusto, con coperchio di legno scolpito e intagliato, sormontato dalla statua di san Giovanni Battista.