Giovedì Santo

Giovedì Santo

Anche a noi questa sera è chiesto un passaggio.
Rimetterci in cammino con i sandali ai piedi e il bastone e tornare a camminare in mezzo al mondo e sporcarci i piedi di quella polvere di umanità che da troppo tempo abbiamo evitato nella speranza di essere più puliti più umani e invece ci siamo ritrovati come prima vuoti se non sepolcri imbiancati come li chiama Gesù stesso.

Ecco oggi il celebrare la liberazione dalla schiavitù al servizio passa attraverso il camminare i mettersi in moto come i primi ebrei…. E si arriva a far sosta attorno a quella tavola che Gesù a preparato per noi..
Ma basta cerimonie basta, basta vesti bianche e parole vuote..
Chinarsi e mettersi a servizio non è bello ne facile ma è maledettamente umano… con un grembiule addosso…
Che diventa tuta da lavoro o tuta per fare i lavori di casa o camice o grembiule …. A seconda dei casi…

Sporcarsi della polvere dei piedi degli altri.. sporcarsi nel tentativo di lavare i piedi e lasciarsi lavare i piedi è un passo necessario per cambiare il modo di vivere la fede.. dal mettersi in mostra, dall’apparire alla realtà….
Come ha fatto Gesù, colui che chiamiamo signore e maestro ..

Dobbiamo avere il coraggio di farlo..  Inutile intestardirci come ha fatto Pietro…
O cambiamo o scompariremo come discepoli di Gesù come cristiani O viviamo una fede della polvere dei piedi sporchi e rovinati dal camminare oppure siamo destinati a scomparire…
Diventeremo delle cattedrali bene dell’umanità per il valore artistico e non più religioso.. di cui tutti si preoccupano perché non bruci… ma dove ahimè la fede che le ha erette è già morta….

Nel lavarsi i piedi gli uni li altri si gioca non solo la nostra credibilità , ma anche la nostra esistenza e il nostro amore…
Per questo Dio fa un’alleanza con noi, una Nuova alleanza come ci ricorda paolo nella seconda lettura che ha nel sangue versato e nel pane spezzato il suggello dell’amore di Dio per Noi, per me…

Un amore che si fa eucarestia, rendimento di grazie ma anche scuola di comunione da vivere di domenica in domenica come centro della nostra fede!
Fede condivisa o meglio unità insieme che si fortifica nell’amore reciproco e non quindi una fede privata come tante volte l’abbiamo trasformata quasi fosse una merce a proprio uso e consumo.

Permettetemi allora di dire qualcosa per correggere e dire basta a questo uso privatistico,  che sminuisce la fede è l’eucaristia …
1. L’Eucaristia è “LA” preghiera… niente di ciò che è prima o dopo ha valore quanto essa. Terminata la messa , la preghiera non ha senso in questa logica fermarsi a pregare , ma la preghiera diventa condividere la vita degli altri interessarsi di chi ci è vicino!
Del resto dopo un pranzo se hai mangiato non ti fermi a mangiare ….

2. È un dono l’Eucaristia, senza prezzo … perchè di valore incommensurabile.
Niente e nessuno può comprarla per i suoi morti… che tristezza volerla pagare o pretendere che sia propria …

3. Infine l’Eucaristia è dei Cristiani é la nostra famiglia …. si celebra con chi si conosce, con chi condivide il cammino … perché non è la stessa cosa celebrarla ovunque e neppure metterla in manifestazioni che oramai di Cristiano non hanno più nulla …

Così facendo torneremo a dar valore alla celebrazione dell’Eucarestia che di domenica in domenica segna il nostro cammino e nello stesso tempo ci libereremo di una fede piccola piccola per respirare a pieni polmoni l’invito a far parte del regno di Dio che Gesù propone a Pietro e che la chiesa offre nel celebrare l’eucarestia quale centro della nostra vita.. pane per il cammino?

In questi tempi di trasformazione allora torniamo in cammino , non abbiamo paura di sporcarci i piedi ne tantomeno di lavarceli gli uni gli altri come il Signore ha fatto per continuare ad amarci e sentirci chiesa, popolo di Dio !